Passione

Aforismi

La volpe e il drago

Una volpe, nello scavarsi la tana, mentre tirava via la terra e spingeva sempre più nel profondo vari cunicoli, arrivò nel recesso più interno della spelonca di un drago, che custodiva tesori nascosti.
Non appena lo scorse:

- Ti prego anzitutto di perdonare la mia sbadataggine; poi, se ben capisci quanto l'oro non si addica alla mia vita, rispondimi gentilmente: quale frutto ricavi da questo lavoro, ovvero quale ricompensa è tanto grande da privarti del sonno e farti trascorrere la vita nelle tenebre?

- Proprio nessuna,

disse,

- ma questo compito mi è stato assegnato dal sommo Giove.

- Allora non prendi nulla per te e non dai nulla a nessuno?

- Così piace al fato.

- Non adirarti se ti parlo francamente: è nato in odio agli dèi chi è simile a te.

- Destinato ad andare là dove andarono le generazioni precedenti, perché, con la mente ottenebrata, tormenti il tuo animo infelice?
Dico a te, avaro, gioia del tuo erede, a te che defraudi dell'incenso gli dèi e te stesso del cibo, che odi corrucciato il suono melodioso della cetra, che ti tormenti alla musica lieta del flauto, a te, cui i prezzi degli alimenti cavano fuori un gemito, a te che, pur di aggiungere qualche centesimo al mucchio del tuo patrimonio, stanchi la pazienza del cielo con i tuoi gretti spergiuri, a te che tagli drasticamente ogni spesa del tuo funerale, perché Libitina non ricavi un pò di guadagno dai tuoi beni.